Tostare con un GENECAFE CBR 101

La torrefazione è una fase cruciale che permette di rivelare tutta la qualità di un buon caffè verde. È una vera e propria arte: un grande cru mal torrefatto si trasforma in un caffè mediocre. Al contrario, un caffè torrefatto da diverse settimane perde i suoi aromi e genera poca crema.
Certo, possiamo acquistare il nostro caffè presso un torrefattore che, grazie a una torrefazione lenta e controllata, assicura la qualità del chicco e garantisce la sua freschezza.
Ma la curiosità mi ha spinto a sperimentare personalmente la torrefazione, a tracciare le mie curve, a confrontare, a perfezionare e a costruire la mia esperienza. Essere protagonisti di tutta la catena di preparazione è un motivo appassionante per lanciarsi nella torrefazione.
Capire la torrefazione
Un chicco di caffè può sviluppare fino a 700 aromi e componenti.
Per riuscire, servono: un buon caffè verde, una macchina affidabile e un’attenzione particolare ai segnali del chicco. I torrefattori professionisti dispongono di macchine programmabili sofisticate, ma è possibile iniziare a casa con un’attrezzatura adeguata.
Le grandi tappe della torrefazione
Quando il chicco viene riscaldato, segue una curva di trasformazione progressiva. Ecco le fasi essenziali:
1. L’evaporazione dell’acqua
Il caffè verde contiene fino al 15% di umidità. La prima fase consiste nel farla evaporare, il che prepara il chicco alle trasformazioni successive.
Durata indicativa: circa 10 minuti.
2. La trasformazione del chicco
Il chicco si gonfia, inizia a scurirsi e libera i suoi oli. Gli aromi specifici legati all’origine si sviluppano.
Verso 180°C – 200°C, le pellicole (chaff) si staccano.
3. Il primo crack – fase decisiva
Intorno ai 200°C, il chicco scoppietta come i popcorn: è il famoso primo crack. Si forma una fessura al centro del chicco.
Con il GeneCafé CBR 101, questo rumore è difficile da sentire a causa della ventola, quindi bisogna controllare visivamente.
È qui che decidete di fermare o prolungare: più il chicco è scuro, più si sviluppa l’amarezza e l’acidità scompare.
Il secondo crack (oltre i 212°C) è generalmente da evitare perché brucia gli aromi e può dare un gusto sgradevole.
4. Il raffreddamento
Per fermare la cottura, il chicco deve essere raffreddato rapidamente.
Il GeneCafé CBR 101 dispone di una fase automatica di raffreddamento, ma si possono anche estrarre i chicchi e ventilarli.
Si raccomanda di lasciare degassare il caffè almeno 3 giorni dopo la torrefazione.
Quale profilo di torrefazione scegliere?
Il colore del chicco determina il profilo in tazza. Ecco i riferimenti principali:
- Torrefazione chiara: caffè leggero, fruttato, molto acidulo – circa 14 min.
- Torrefazione ambrata: più dolce, note speziate – da 15 a 17 min.
- Robe de moine: equilibrio tra intensità e amarezza – da 18 a 19 min.
- Marrone scuro / italiano: caffè corposo, senza acidità, molto persistente – da 20 a 23 min.
La mia scelta: il GeneCafé CBR 101
Il mercato propone diversi tostatori amatoriali. Spesso costosi e limitati in capacità, molti non superano gli 80 g per ciclo.
Ho optato per il GeneCafé CBR 101, che può trattare fino a 300 g di caffè verde per torrefazione. Dopo la perdita d’acqua, questo dà circa 230-250 g di caffè tostato.
Caratteristiche principali
- Riscaldamento ad aria calda indiretta
- Potenza: 1300 W
- Rumore ragionevole: 65 dB
- Temperatura regolabile fino a 250°C
- Timer da 0 a 30 minuti
- Capacità: fino a 300 g di caffè verde
Un menu di controllo consente di regolare tempo e temperatura durante il ciclo, con raffreddamento automatico.
Ho anche creato la mia tabella di monitoraggio delle curve, annotando tempo, temperatura e osservazioni. Questo mi aiuta a perfezionare i miei profili di tostatura.
Le mie prime tostature
Due prove, due risultati molto diversi:
- 11/11: caffè molto scuro, corposo, stile espresso italiano.
- 17/11: caffè più chiaro, acidulo, con aromi più marcati.
Il GeneCafé CBR 101 si rivela performante, silenzioso e omogeneo. Separa le pellicole in un compartimento facile da pulire.
Piccolo difetto: il tamburo è difficile da manipolare a caldo durante il caricamento.
In conclusione, la torrefazione è una pratica ludica, arricchente e formativa.
Con un apparecchio come il GeneCafé CBR 101, è possibile scoprire, sperimentare e affinare i propri profili di torrefazione a casa.
Se siete appassionati di caffè, non esitate a lanciarvi in questa avventura sensoriale!









